Dentro la Sarawak Chamber: la grotta immensa di Gunung Mulu

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Nel cuore della giungla malese c’è un luogo di cui persino i viaggiatori più esperti parlano di rado. Non è una città perduta né un antico rudere, ma una colossale camera carsica nota come Sarawak Chamber. Le sue dimensioni sono talmente sconcertanti che c’è chi paragona l’interno a uno spazio capace di contenere decine di Boeing 747: un’idea che suona quasi inverosimile, eppure rende bene lo stupore che questa sala naturale suscita.

Dove si trova e come è stata scoperta

La Sarawak Chamber si trova nell’isola del Borneo, nello stato malese di Sarawak, all’interno del Parco Nazionale di Gunung Mulu. Avvicinarsi è un piccolo viaggio d’esplorazione: ore di sentieri nella foresta, una notte in tenda, poi un tratto impegnativo tra acqua e roccia. Una guida è indispensabile e l’accesso è riservato a chi è davvero preparato.

La grotta fu scoperta da esploratori britannici nel 1981. È nascosta dentro un’altra cavità, la Gua Nasib Bagus, il cui nome significa “Grotta della Fortuna”. Un nome azzeccato: la camera che portarono alla luce si rivelò una delle più ampie al mondo.

Quanto è grande?

Le dimensioni della Sarawak Chamber sfidano il senso comune: è lunga circa 600 metri, larga all’incirca 400 e alta approssimativamente 80. Per afferrare la scala, basta pensare a un campo da calcio: molti troverebbero spazio al suo interno. Alcune stime paragonano il suo volume a un ambiente in grado di ospitare fino a 40 Boeing 747, mentre il Guinness World Records indica cifre più prudenti, pari a circa otto aerei collocati in fila.

Come si è formata?

Questa gigantesca sala è opera dell’acqua, lavorata nel tempo profondo. Per milioni di anni, i flussi sotterranei hanno dissolto le rocce più tenere, scavando vuoti sempre più vasti. Alla fine, la natura ha scolpito una cavità che ricorda un anfiteatro sotterraneo.

Come si arriva?

Raggiungere la Sarawak Chamber non è una passeggiata del fine settimana. Prima si affrontano diverse ore di foresta, poi una notte in campo, quindi un percorso faticoso tra guadi e tratti di arrampicata. A volte si nuota, in altri punti si risale roccia scivolosa. Servono resistenza, buona forma fisica ed equipaggiamento adeguato. Non stupisce che chi ci arriva la descriva come un’esperienza che resta addosso.

Cosa c’è dentro?

All’interno, l’atmosfera è unica. Il silenzio sembra quasi materiale, le pareti si perdono nel buio e i passi si dissolvono nella vastità. Aria fresca e umida, un gocciolio lontano, ruscelli e colonne di pietra: tutto concorre a una potente percezione di scala. Qui vivono pipistrelli e rari insetti adattati all’oscurità totale.

Gli scienziati hanno effettuato scansioni laser per determinarne con precisione le misure e hanno confermato che, per superficie, la Sarawak Chamber figura tra le più grandi del pianeta.

Perché conta anche se non ci andrai mai

Non serve essere escursionisti d’avventura per restare colpiti da un luogo del genere. La Sarawak Chamber ricorda fino a che punto la natura sappia creare forme sorprendenti senza l’intervento umano. Per la scienza, siti come questo aiutano a comprendere i processi che modellano la Terra; per tutti gli altri, offrono uno sguardo raro sul mistero e sulla grandezza del mondo sotterraneo.