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Rubinetto che gocciola? La vera soluzione: rame, non PTFE
Rubinetto che perde: soluzione duratura con rondella di rame e grasso per guarnizioni
Rubinetto che gocciola? La vera soluzione: rame, non PTFE
Rubinetto che gocciola anche con cartuccia nuova? Scopri la causa: l’anello in PTFE. Risolvi con una rondella di rame e grasso per guarnizioni, in 10–15 minuti.
2025-11-28T00:47:17+03:00
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Un rubinetto che gocciola è una piccola seccatura domestica che, chissà perché, irrita più di molte altre. All’inizio il rumore è quasi impercettibile, poi il filo d’acqua diventa evidente e, in breve, ti ritrovi a serrare la manopola con entrambe le mani. E tutto questo può capitare anche dopo aver installato una cartuccia nuova. Perché continua a succedere e cosa lo risolve davvero?Perché perde anche quando i pezzi sembrano a postoSmontare la cartuccia spesso lascia perplessi. A prima vista tutto è integro: le guarnizioni in gomma sono al loro posto, le piastre ceramiche non hanno crepe. Eppure la perdita non scompare. Il vero responsabile è un piccolo anello in PTFE nascosto nel meccanismo. Consumandosi, riduce la pressione sul pacco di piastre ceramiche e l’acqua ricomincia a filtrare anche a rubinetto chiuso. Un leggero tic e piccole gocce sono i primi segnali di quell’usura.Smontaggio: trovare l’anello deboleIl procedimento è questo:svitare la cartuccia del rubinetto;rimuovere la guarnizione in silicone;estrarre gli elementi in ceramica;togliere con cautela l’anello di ritegno;spingere fuori lo stelo, dove si trova il pezzo usurato.Quel piccolo anello in PTFE è ciò che provoca le perdite ricorrenti. Sostituirlo con un ricambio identico aiuta solo per poco: il materiale si consuma di nuovo in fretta.Una rondella di rame al posto dell’anello originaleUna soluzione di cui si parla raramente punta proprio a eliminare l’anello in PTFE. Nella pratica, una rondella di rame preme le piastre ceramiche con maggiore decisione e dura molto di più. Dopo questa sostituzione, il rubinetto tiene l’acqua in modo più affidabile. Chi l’ha provata riferisce che il problema non si ripresenta a lungo, anche in condizioni di acqua dura.Non dimenticare il lubrificanteC’è un dettaglio importante che è facile trascurare. Anche le guarnizioni buone hanno bisogno di grasso — e non di uno qualunque. Va usato un grasso formulato per le tenute delle lavatrici:non si lava via;protegge la gomma;migliora la tenuta;impedisce all’acqua di insinuarsi sotto la valvola.Stendi un velo leggero sul lato interno ed esterno delle guarnizioni prima del rimontaggio.Cosa offre questa riparazioneIl rubinetto smette di perdere.La cartuccia dura diverse volte di più.Niente più acquisti continui di ricambi.L’intervento richiede circa 10–15 minuti.Un accorgimento semplice, poco citato dai centri di riparazione, che però funziona: agisce sulla causa, non si limita a mascherare i sintomi.
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Rubinetto che perde: soluzione duratura con rondella di rame e grasso per guarnizioni
Rubinetto che gocciola anche con cartuccia nuova? Scopri la causa: l’anello in PTFE. Risolvi con una rondella di rame e grasso per guarnizioni, in 10–15 minuti.
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Un rubinetto che gocciola è una piccola seccatura domestica che, chissà perché, irrita più di molte altre. All’inizio il rumore è quasi impercettibile, poi il filo d’acqua diventa evidente e, in breve, ti ritrovi a serrare la manopola con entrambe le mani. E tutto questo può capitare anche dopo aver installato una cartuccia nuova. Perché continua a succedere e cosa lo risolve davvero?
Perché perde anche quando i pezzi sembrano a posto
Smontare la cartuccia spesso lascia perplessi. A prima vista tutto è integro: le guarnizioni in gomma sono al loro posto, le piastre ceramiche non hanno crepe. Eppure la perdita non scompare. Il vero responsabile è un piccolo anello in PTFE nascosto nel meccanismo. Consumandosi, riduce la pressione sul pacco di piastre ceramiche e l’acqua ricomincia a filtrare anche a rubinetto chiuso. Un leggero tic e piccole gocce sono i primi segnali di quell’usura.
Smontaggio: trovare l’anello debole
Il procedimento è questo:
- svitare la cartuccia del rubinetto;
- rimuovere la guarnizione in silicone;
- estrarre gli elementi in ceramica;
- togliere con cautela l’anello di ritegno;
- spingere fuori lo stelo, dove si trova il pezzo usurato.
Quel piccolo anello in PTFE è ciò che provoca le perdite ricorrenti. Sostituirlo con un ricambio identico aiuta solo per poco: il materiale si consuma di nuovo in fretta.
Una rondella di rame al posto dell’anello originale
Una soluzione di cui si parla raramente punta proprio a eliminare l’anello in PTFE. Nella pratica, una rondella di rame preme le piastre ceramiche con maggiore decisione e dura molto di più. Dopo questa sostituzione, il rubinetto tiene l’acqua in modo più affidabile. Chi l’ha provata riferisce che il problema non si ripresenta a lungo, anche in condizioni di acqua dura.
Non dimenticare il lubrificante
C’è un dettaglio importante che è facile trascurare. Anche le guarnizioni buone hanno bisogno di grasso — e non di uno qualunque. Va usato un grasso formulato per le tenute delle lavatrici:
- non si lava via;
- protegge la gomma;
- migliora la tenuta;
- impedisce all’acqua di insinuarsi sotto la valvola.
Stendi un velo leggero sul lato interno ed esterno delle guarnizioni prima del rimontaggio.
Cosa offre questa riparazione
- Il rubinetto smette di perdere.
- La cartuccia dura diverse volte di più.
- Niente più acquisti continui di ricambi.
- L’intervento richiede circa 10–15 minuti.
Un accorgimento semplice, poco citato dai centri di riparazione, che però funziona: agisce sulla causa, non si limita a mascherare i sintomi.