Metodo Fukutsuji: cos’è lo stretching giapponese e cosa funziona davvero

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Su TikTok e su altre piattaforme social, i video sullo stretching giapponese — noto anche come metodo Fukutsuji — stanno vivendo un forte slancio. I creator promettono postura più dritta, vita più sottile, respiro più libero, circolazione migliore e persino una pelle del viso più fresca, tutto in pochi minuti al giorno.

La curiosità è legittima: come funziona davvero e ha senso aspettarsi una trasformazione miracolosa? Meglio tenere le aspettative misurate.

Che cos’è lo stretching giapponese

Lo stretching giapponese è una routine composta da 14 esercizi di base e 10 movimenti opzionali. I gesti sono dolci, eseguiti senza pesi e in genere prevedono l’uso di uno o due asciugamani arrotolati a formare un supporto rigido.

La maggior parte delle posizioni si esegue da sdraiati o seduti, talvolta con braccia o gambe sollevate, mantenendo un assetto rilassato o una leggera attivazione delle scapole.

Il metodo è stato descritto dal dottor Toshiki Fukutsuji, riflessologo e massoterapista giapponese. Nel suo libro scrive che rilassare e rafforzare i muscoli del core aiuta a correggere l’atteggiamento ingobbito, a normalizzare la funzione degli organi interni e a migliorare sonno, vista, pressione arteriosa, digestione e perfino l’aspetto della pelle del viso.

Cosa dice la scienza

Nonostante le grandi promesse, le prove scientifiche sullo stretching giapponese sono limitate.

  • Correzione della postura: una meta-analisi di 23 studi indica che l’allenamento della forza può aiutare a correggere le curve spinali, mentre il solo stretching ha scarso impatto sull’assetto posturale complessivo.
  • Dolore alla schiena: l’inclinazione del bacino non è sempre legata al fastidio. Gli allungamenti dolci possono rilassare leggermente i muscoli, ma per risolvere il dolore in genere serve un esercizio più strutturato.
  • Altezza e pancia più piatta: l’incurvarsi può far sembrare più bassi, ma nessun esercizio aumenta fisicamente l’altezza. Il lavoro posturale non sostituisce cardio e controllo delle calorie per assottigliare la vita.

Chi farebbe meglio a evitarlo

Fukutsuji avverte che lo stretching giapponese è controindicato in gravidanza e per chi ha dolore alla schiena o alla zona lombare, a meno che non si consulti il medico.

Come eseguire l’esercizio con il rotolo di asciugamani

Per iniziare servono due asciugamani e un cordino sottile:

  • Piegare gli asciugamani in quattro, sovrapporli e arrotolarli fino a ottenere un cilindro di circa 10 cm di diametro. Fissarlo con il cordino.
  • Sedersi a terra con le gambe distese, posizionare il cilindro dietro il bacino e tenerlo fermo con le mani.
  • Sdraiarsi all’indietro, premere le spalle a terra e distendere le ginocchia.
  • Divaricare leggermente le gambe e avvicinare gli alluci.
  • Allungare le braccia oltre la testa, palmi rivolti verso il basso, con i mignoli a contatto. Rilassarsi e respirare in modo regolare.
  • Al termine, girarsi prima su un fianco e poi alzarsi lentamente.

Consigli di pratica

Fukutsuji raccomanda di eseguire l’esercizio ogni giorno per 5 minuti. Se si desidera, aggiungere una seconda serie dopo una breve pausa. Mantenere la posizione per più di 10 minuti non è consigliato.

Lo stretching giapponese è un modo sicuro e semplice per lasciare che i muscoli si distendano. Può migliorare leggermente la postura e allentare le tensioni, ma cambiamenti drastici nella forma del corpo, nella funzione degli organi interni o un dimagrimento rapido sono improbabili.

È una proposta adatta a chi cerca uno stretching quotidiano essenziale e un momento di decompressione, ma non sostituisce l’allenamento della forza né il cardio. Le promesse affascinano; i risultati, da soli, con ogni probabilità saranno moderati.