04:40 25-11-2025

Grande Muraglia Siberiana: origini e misteri svelati

Scopri la Grande Muraglia Siberiana in Transbajkalia: 700 km di terrapieni, ipotesi su Khitan e Buriati, origini incerte e una storia militare da riscoprire.

Nelle profondità della Transbajkalia si snoda una flebile catena di terrapieni e fossati. I locali la chiamano la Grande Muraglia Siberiana, ma pochi sanno dire perché fu costruita o da chi. La sua storia è scivolata attraverso i secoli, sopravvivendo perlopiù come appunti sparsi nei resoconti di antichi viaggiatori.

Una muraglia a lungo trascurata

Già nel Settecento gli studiosi scrivevano di questa struttura insolita. Tra loro figurava lo storico tedesco Gerhard Miller, tra i cronisti più attenti della Siberia. Nei suoi appunti menzionò una lunga linea di terra, senza però considerarla una grande scoperta. In seguito alcuni critici lo accusarono di averne occultato la storia, ma non emerse mai alcuna prova a sostegno.

Oggi il tratto conservato si estende per circa 700 chilometri. I terrapieni potevano raggiungere un tempo fino a otto metri d’altezza, ma il tempo non ha fatto sconti: in alcuni punti emergono appena di uno, al massimo un metro e mezzo, dal suolo.

Chi costruì questa linea di difesa

Una risposta univoca non c’è. Archeologi e storici avanzano più ipotesi, e nessuna è stata dimostrata in modo definitivo.

Prima ipotesi: i Khitan

Queste tribù mongoliche fondarono l’impero Liao, controllando territori dalla Mongolia alla Cina settentrionale e alla Transbajkalia. La muraglia potrebbe essere stata uno scudo contro i mongoli buriati che vivevano più vicino al lago Baikal.

Seconda ipotesi: i mongoli buriati

Un’altra lettura colloca le fortificazioni prima dell’ascesa di Gengis Khan. Le tribù buriate potrebbero aver rafforzato il confine per difendersi dai gruppi vicini.

Terza ipotesi: i cinesi

C’è chi suggerisce un legame con la tradizione cinese di erigere linee difensive. Prove dirette, però, non ne sono state trovate. Al di là del dibattito, i ricercatori concordano su un punto: la muraglia era un’installazione militare pensata per proteggere un territorio vasto.

Perché la muraglia è scivolata nell’oblio

Le terre che attraversa cambiarono più volte padrone: dall’impero Jin allo stato mongolo, e poi ai cosacchi russi. Ogni nuovo potere portò con sé altre priorità, e la vecchia fortificazione perse gradualmente la sua funzione.

Col tempo i terrapieni si sono abbassati, ricoperti d’erba, confondendosi con il paesaggio. I documenti sull’epoca della costruzione non sono sopravvissuti. Di conseguenza, la Grande Muraglia Siberiana resta in gran parte sconosciuta al grande pubblico. Gli studiosi ne discutono ancora, cercando di ricostruirne la storia da tracce frammentarie.

Una memoria da riportare alla luce

Per la Transbajkalia questa struttura è parte del paesaggio, eppure il suo passato solleva ancora più domande che risposte. Con la giusta attenzione potrebbe diventare un segno tangibile della storia regionale. Per ora a occuparsene sono soprattutto gli specialisti, e il grande pubblico ne viene a conoscenza solo grazie a pubblicazioni sporadiche. Difficile scrollarsi di dosso l’idea che la regione custodisca una storia in attesa di essere raccontata.